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San Rossore - 22 Marzo 2015 PDF Stampa E-mail

Sabato era così

 

 

grigio coperto, immobile ma asciutto. Oggi invece, sole e vento. Le cassandre che da una settimana volevano a tutti i costi la pioggia su questo weekend si sono magicamente eclissate, così questa settimana l'eclissi c'è stata due volte. E adesso entriamo in "raccoglimento" per Domenica prossima.

 

La lunga giornata sul Prato degli Escoli inizia con un handicap dedicato ad un personaggio, Lorenzo Camuffo, che ha lungamente frequentato l'ippodromo come stimato commissario. Lo ricordiamo volentieri in questa foto nella quale il figlio premia il vincitore, il gentleman Ferrero.

 

 

 

 

 

Purosangue arabi alla ribalta oggi a San Rossore in ben due corse. Nelle foto Monnalisa al tondino, Antonello Fadda intervistato da Sandro Marranini, la prima curva e poi l'arrivo del Premio Figaro nel quale Rovo di Chia, condotto con bello stile al centro dello schieramento da Mauro Manueddu, ha ragione negli ultimi metri di Oro Giallo (Nicol Polli) con giubba nera allo steccato mentre Cristiano Di Stasio su Monnalisa assiste alla scena accontentandosi del 3° posto.

 

 

 

 

 

Per la serie "fantini italiani star all'estero", oggi è toccato ad Umberto Rispoli ( Rispoli' ) venire a trovare i vecchi amici. Di ritorno dalla proficua riunione ad Hong Kong e in procinto di entrare nel vivo della stagione in Francia, è stato ingaggiato in tre corse nelle quali ha riportato un terzo posto. Non è stato fortunato come Atzeni ma ci auguriamo di rivederlo Domenica prossima nella riunione imperniata sul Premio Pisa.

 

 

 

 

 

E ora, ma si ... facciamo un po' di retorica! In genere la rifuggiamo ma nell'ippica, chissà perché, ci sta proprio bene.

Il Premio Antonietta Guardati è una maiden sui milleecinque, sono in quattordici. Quando si aprono le gabbie, si presenta loro lo scenario incomparabile delle due piste "a V" che si perdono nel verde; oggi tocca a quella di destra. Dopo un minuto e mezzo di apnea, dopo una curva e una volata, uno di loro perderà la qualifica e passerà nel novero dei vincitori, regalando al suo team la gioia sempre nuova e sempre intensa di una vittoria.

Dubrevil, della Razza Dormello Olgiata, montato da Andrea Mezzatesta, ha vinto questa corsa. Una giubba gloriosa, che ha mietuto grandissimi successi in tutto il mondo. Cosa potrà mai rappresentare nel suo palmarès una maiden dotata di diecimila euro? Certamente non tantissimo, ma la vittoria non è mai routine, specie di questi tempi.

Torniamo seri e annotiamo che nella foto il Bar Enrico, pardòn, il Signor Enrico Guardati, premia proprietario, allenatore e fantino.

 

 

 

 

 

E veniamo al folklore sardo. Quest'anno l'orgoglio del territorio isolano è stato rappresentato dal Comune di Ozieri che ha inviato i suoi rappresentanti tra i quali il Gruppo Folk "Beata Vergine del Rimedio". Nella premiazione della corsa loro dedicata, questo ha fatto da corona al fantino del vincitore Bonnie Acclamation, Silvano Mulas, "il bimbo". Guardate l'espressione di Mulas con in braccio il cesto di dolci tipici sardi: sembra dire << ma devo mangiarli tutti? >> Se li mangiasse tutti, non potrebbe mai più rientrare nel peso per montare in corsa.

 

 

 

 

 

La corsa intitolata alla pisana associazione Grazia Deledda completava il programma dedicato alla Sardegna. Tildema, ben graduato in testa da Djorde Perovic, se l'è aggiudicata su Bianco e Nero (Fele) fuori quadro nelle foto.

 

 

 

 

 

Le foto che mettiamo come "firma" di oggi non c'entrano nulla con le corse ma sono dedicate a Pisa che durante la prossima settimana celebra il "suo" Capodanno. Quando, a Dio piacendo, ci ritroveremo sulla pista Domenica prossima, Pisa sarà già un anno e un'ora avanti al resto del mondo.

A tutti i Soci ed Amici, arrivederci sul Prato degli Escoli dal Vostro

Stefano Mazzanti