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Torre del Lago - 28 Marzo 2015 PDF Stampa E-mail

La cena sociale 2015

 

si è svolta anche quest'anno nella suggestiva cornice dello Chalet del Lago, affacciato sulle rive del lago di Massaciuccoli davanti alla Villa-Museo di Giacomo Puccini.

La serata mite, alla quale mancava il vento che solitamente scuote gli alberi e muove le acque di questa bellissima località, è stata movimentata dall'artista che il nostro club ha scritturato per l'occasione, il noto pianista Dino Mancino che alla bravura tecnica basata sulla scuola classica unisce estro e verve con i quali aggiunge particolari sonorità e ritmi a canzoni e arie classiche ben conosciute.

 

Gli ospiti erano i cavalieri e le amazzoni che avrebbero partecipato la Domenica alla Fegentry World Cup of Nations, per lo più giovani e giovanissimi ma non solo, tanto è vero che è stato poi il cavaliere apparentemente più anziano, un francese, a vincere oggi la corsa sul campo.

 

Un nutrito numero di soci accompagnati da consorti e amici ha riempito il salone conferendo alla serata la più classica atmosfera conviviale. Il menu è stato di buon livello, ma questa è un'opinione assolutamente personale giacché non è stato fatto un sondaggio bensì sono stati soltanto raccolti sporadici commenti che concordano con quanto detto.

 

Come tradizione, la parte "interattiva" della serata è stata rappresentata dalla consegna di premi e riconoscimenti a vario titolo e vario grado d'ironia.

Il nostro Presidente, che ha impersonato una decina di commissioni, ha così conferito riconoscimenti al socio Querci per il suo libro su Laghat, al socio Pagot per il suo contributo fattivo alla giornata Fise, al socio Mazzanti per la sua documentazione fotografica della stagione ippica pisana. Inoltre sono stati chiamati sul palco l'amazzone americana Eilidh Grant, che era per la seconda volta a Pisa, protagonista di una vicenda di vita itinerante piuttosto singolare e Pinuccio Molteni che ha ricevuto un Oscar alla carriera per le sue 1014 vittorie. Infine il socio Macchi, a sorpresa, ha ricevuto l'annuale tapiro per non aver mai prenotato quest'anno il lunch alla club house pur avendolo frequentato assiduamente.

 

Nelle foto che seguono è rappresentato quanto fin qui raccontato.

 

Un abbraccio dal vostro

Stefano Mazzanti