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126° Premio Pisa PDF Stampa E-mail

Domenica 20 Marzo 2016

 

Ma chi ha detto che Marzo è pazzerello? Non lo so, però costui ha ragione, anche se io avrei in mente una parola diversa ...

A memoria d'uomo, non si era mai visto che la commissione del Club dovesse decidere a chi assegnare il premio per il miglior grooming ... sotto l'acqua !!!

 

Ma veniamo al tema, la giornata del 126° Premio Pisa. La parola che meglio la riassume secondo me è "accoglienza".

Guardate in queste foto che seguono come siamo stati accolti noi Soci nella Club House: il Maggiordomo Salvatore in frac, un menu particolare, dolci che sembrano quadri ...

E come sono stati accolti gli spettatori, l'ippodromo in ghingheri, telecamere HD dovunque per offrire al mondo lo straordinario spettacolo di San Rossore, uno studio televisivo realizzato nel gazebo accanto al tondino. E gli attori, coloro che siamo abituati ad avere al nostro fianco tutti i giorni, che indossavano eleganti cappelli in onore al tema della giornata: Hats Day, la giornata dei cappelli!

 

 

 

 

Il tempo vola. E' un modo di dire ma è anche una grande verità se già possiamo dire, a proposito della prima corsa, che si è trattato dell'ormai "tradizionale" Premio Stefano Meli. Maela con la sua bella famiglia ha onorato la tradizione premiando Fabio Branca che ha ottenuto la prima delle sue tre vittorie di giornata in sella ad Arkham City. Lo stesso Fabio era già stato premiato in mattinata, durante la cerimonia di incontro con le autorità in Comune, per la sua carriera di top jockey.

 

 

 

 

Vola via la maiden bancaria con la vittoria di Cristiano di Stasio in sella a Natural Storm (una premonizione!!!)

 

 

 

 

e siamo al Toscana, anzi al Regione Toscana, una listed onorata da bellissimi copertini con scritte in oro su fondo nero (sarà rosso nel Pisa).

Shocking Blu della Effevi, già plurivincitore sulla pista nell'annata, replica con in sella ancora Fabio Branca che sfodera una delle sue migliori monte. Il campo ristretto non necessariamente rende le corse facili, in più l'ampiezza della pista crea qualche difficoltà ai fantini nel capire dove sono gli avversari, e ... anche ai fotografi che vogliono riprendere nella stessa inquadratura il primo e il secondo di una corsa.

 

 

 

 

 

La corsa Fegentry rappresenta un'iniezione di gioventù con cavalieri e amazzoni prevenienti da tutto il mondo, come già anticipato la sera della vigilia dal loro tavolo alla cena sociale. In questi anni domina la Francia, prima l'anno scorso, prima e terza quest'anno. Corsa movimentata proprio da Francia 1 con Asincity che nel finale viene superato da Norvegia e Francia 2 in lotta; il prode Bellocq prevale con un finale da fantino, scelta di tempo e senso del traguardo, come documentato dalla sequenza fotografica, in sella a Battier. Premi per tutti al tondino in festa.

 

 

 

 

Prima del Pisa si è svolta la premiazione del concorso dei cappelli, patrocinato da un negozio cittadino nell'ambito dell'iniziativa delle vetrine legate all'ippica. Molti i cappelli belli ed eleganti a giudizio dei più. I buoni acquisto in palio sono andati ad un giovane che non ho ripreso per la confusione al tondino e ad una signora con pargoletto nel passeggino e cappello in tema con tanto di cavallino.

 

 

 

 

Ed eccoci al massimo evento stagionale (parlo del Pisa, non dell'acquazzone): premio per il grooming a Streetcore di scuderia Guarnieri, tema tecnico classico con il più forte che però rientra contro la linea del Rook e contro quelli che vengono da fuori.

Alla prova dei fatti ha prevalso la linea del Rook però invertita, con Nice Name allora terzo che meglio di tutti ha sfruttato il treno di Voice of Love per battere anche il compagno di allenamento City of Stars.

Gasparini-Turri profeti in patria per la prima volta, per la gioia del Sig. Biccai. Nel dopocorsa Branca ammette di aver tirato via ad andatura troppo allegra con il focoso rientrante.  Sugli scudi il sempre più bravo Luca Maniezzi, al suo terzo Pisa: già champion jockey italiano 2015, ha portato l'ippica sulle cronache generaliste, e una volta tanto in bene (!) per essere stato premiato dal Sindaco di Milano Pisapia grazie alle sue attività ippiche e non.

 

 

 

 

Infine il San Rossore Turf Club premia l'artiere di Streetcore per il miglior Grooming del Pisa.

 

 

 

 

Sulla scia della grande festa si disputa il Premio San Rossore Handicap Principale sul miglio, non ripreso per oscurità, andato a Clockwinder-Branca-Botti-Effevi come accadde 12 mesi fa per il 125° Premio Pisa.

 

 

 

Non posso lasciarvi senza una chicca finale; quest'anno vi offro due mie foto dell'unico Arc de Triomphe al quale io abbia assistito, quello del 2005, vittoria di Hurricane Run con il sella Kieren Fallon. La prima foto rappresenta l'ambiente com'è stato per tutta la giornata e com'è durante la sfilata. La seconda foto rappresenta invece l'ambiente nel quale si è corso e documenta il rientro del vincitore. Tutto questo nel breve volgere di dieci minuti. Perciò la parola con la quale chiudo è "rassegnazione".

 

 

 

 

Con questo è davvero tutto, ai Soci e agli Amici il più cordiale arrivederci alla prossima scintillante stagione.

Il vostro Stefano Mazzanti