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Diamoci all'Ippica! PDF Stampa E-mail

A chiusura della stagione pisana 2016/17,

carissimi Soci ed Amici, desidero lasciarvi alcune note accompagnate dai consueti documenti fotografici.

"Diamoci all'Ippica!" è un'esortazione a tutti noi, e noi in quanto soci del San Rossore Turf Club abbiamo una responsabilità, a non assistere impotenti al disfacimento di questo mondo, a fare qualcosa ognuno nel nostro piccolo affinché lo Sport dei Re non ci lasci. E il primo passo per trovare la forza di reagire, per pensare che la nostra goccia possa trasformarsi in cascata, è provare emozioni, ecco dunque questo mio piccolo contributo.

 

La giornata del 127° Premio Pisa, che si è svolta il 2 Aprile per non sovrapporsi ai festeggiamenti del Capodanno Pisano ed esserne a sua volta lanciata, ha visto un'importante novità nel tradizionale ricevimento in Comune che, come avveniva in passato, è tornato a svolgersi nella prestigiosa ed appena restaurata Sala delle Baleari libera da scranni ed altri orpelli. Si sono potuti così ammirare nuovamente i dipinti, i soffitti e soprattutto i pavimenti!

Non mancherò poi di far notare un aspetto che da me, appassionato, è stato molto apprezzato: l'inserimento nella cerimonia di filmati e commenti tecnici di grande valore storico e affettivo volti a sottolineare le fondamenta dell'ippica pisana. Ultima, ma non ultima per importanza, l'esposizione della giubba con la quale Walter Wright montò Andreina nel vittorioso Derby del 1884; su questa vicenda Renzo Castelli ci ha affascinato tenendo la sua ennesima "gustosa lezione ma lezione".

 

 

 

 

E siamo al campo, anzi al Prato ... degli Escoli. La giornata, come documentato dagli scatti che seguono, è filata via liscia poggiando su alcuni perni come il Premio Stefano Meli, che ha visto sul podio Antonio Domenico Migheli autore di una rimonta millimetrica e vittoriosa in sella a Bonnie Acclamation, e come la Coppa delle Nazioni della Fegentry, andata ad un cavaliere pisano "non nazionalizzato", Francesco Orti su Punta di Diamante.

Interessante poi la corsa intitolata al Marketing del purosangue irlandese, che metteva in palio un buono per le aste; per la cronaca corsa riportata da Sambuco montato da Claudio Colombi.

 

La Listed di spalla al Premio Pisa, il Premio Regione Toscana, ha visto la débâcle dei favoriti e l'affermazione di un cavallo ungherese "giramondo", Quelindo, montato da un fantino di scuola pisana che negli ultimi anni si è trasferito nei paesi arabi per costruirsi una bella carriera, Alberto Sanna.

Come si dice sempre quando le vittorie sono facili, - "potevo montarlo anch'io" - il grigio ha scherzato con gli avversari, li ha seguiti facile facile, li ha affiancati e ai duecento se ne è sbarazzato andando a vincere per distacco. Il fantino, più è bravo meno si vede. E lo dico nel vero senso della parola: guardate il fotomontaggio nel quale l'ho ripreso un paio di volte in dirittura, il fantino quasi non si vede, è ... "in carena", come si dice dei piloti in MotoGP. Bellissimo. A lui, ad Alberto Sanna, va il mio Oscar della monta per questa stagione.

 

Quest'anno l'orologio di Sky (intendo quello vero, non il canale satellitare) doveva essere un po' indietro; infatti il tradizionale dispettoso scroscio volto a rovinare la festa c'è stato quando ormai i giochi erano fatti.

Il 127° Premio Pisa ha vissuto sulla lotta interna alla Scuderia Botti e sull'eterno e sempre nuovo dilemma fra il vincitore del Rook  e l'altro, sulla carta più forte ma al rientro. La pista ha detto Rook e ne siamo felici perché l'affermarsi delle regole conferisce sicurezza, tuttavia Amore Hass, il vincitore, ha trovato in Biz Power un degno avversario; ha tentato di inserirsi Law Power, eletto a nostra mascotte in quanto vincitore dell'invernale Premio San Rossore Turf Club, che si è portato a casa il premio per il miglior grooming assegnato alla sua "curatrice" Irene Ferro.

 

Ciliegina sulla torta, l'ultima corsa (stavolta lo dico in inglese "last but not least") Premio San Rossore è andata a due nostre simpatie, Clockwinder già vincitore del Pisa 2015 e ... Fabietto.

 

 

 

 

Prima di lasciarvi, vi "impongo" la consueta selezione di miei scatti che attraversano tutta la stagione, scelti ad insindacabile giudizio di una commissione formata da me.

 

Si comincia con il Criterium dell'11 Dicembre 2016, Giornata Meydan, nel quale l'Effevi Opinion Maker batte, di poco, il futuro vincitore del Pisa 2017 Amore Hass. La linea sarà ribaltata il 2 Aprile con ben maggior differenziale. Coppe sempre ai Botti.

 

E pian piano, passando attraverso le corse in ostacoli, la corsa dei cani, quella dei fantini a piedi e quella degli asini, presentazioni di libri, concorsi scolastici e altre numerose manifestazioni nonché le immancabili Alpi Apuane, si arriva al Palio dei Comuni 2017 con un bellissimo finale a fruste alzate fra Zampieri-Colombi e Casomai-Fiori che la spunta alfine.

 

 

 

 

Insomma cari miei, l'ippica pisana, per mano dell'infaticabile Alfea e di tutti i suoi operatori, si è data e si da molto da fare per mantenere viva la tradizione, per far andare noi pisani a testa alta nel mondo fieri del fatto che il Premio Pisa, la corsa che apre la stagione sotto la torre pendente, ha ancora un suo ruolo, come dimostrato anche dalla gioia incontenibile dei fantini che tagliano per primi quel traguardo; ultimo in ordine di tempo, e piacevolissima sorpresa, Nicola Pinna.

Ma la tradizione senza rinnovamento è arida, ed ecco così la diversificazione delle attività che si svolgono all'ippodromo, le molteplici manifestazioni di sport e non che si intrecciano con le corse fino ad arrivare all'endurance e ai mondiali del 2020 che sono stati assegnati a Pisa, un vero e proprio toccasana.

E allora, carissimi Soci e Amici, nell'augurarvi Buona Estate e nel darvi l'arrivederci alla Stagione 2017/18, vi esorto a ricompensare di cuore quest'ippica che si da a noi: Diamoci all'Ippica !!!

Stefano Mazzanti