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Stagione Ippica 2017-18 PDF Stampa E-mail

Cari Soci e Amici,

 

 

a chiusura della stagione 2017-18 (ci sono ancora dei Giovedi ma per me è finita con il 25 Marzo) vi propongo il mio commento in immagini, un po' in ritardo rispetto al solito e un po' meno del solito; questo a causa dei miei impegni, ma con la consueta passione supportata quest'anno anche da una nuova "superzoom".

Una stagione tartassata dalla pioggia, e in qualche occasione anche dal freddo ma si sa, chi corre d'inverno fa i conti con questi fenomeni, non certo con l'afa.

E tuttavia, alla luce degli ultimi avvenimenti, una stagione che ha espresso buone individualità nelle quali riponiamo molte speranze. E poi a darci fiducia c'è la gioia incontenibile di chi vince il Pisa, anche quando si tratta di gente abituata a raccogliere successi nel mondo.


In questo primo lotto di foto siamo in autunno, tra Novembre e i primi di Dicembre e, tra le prove di spicco, annoveriamo il successo del team Turri-Gasparini-Maniezzi con Nice Name, ex vincitore del Pisa, nel Premio Rosenberg, precedendo il compagno di allenamento City of Stars.


Celebriamo poi la giornata vice-clou della stagione pisana, a metà Dicembre, con la disputa della Meydan Cup e del Criterium di Pisa. Nella prima documentiamo lo strepitoso successo di Tornado Byzucchele mentre nel secondo registriamo la supremazia di Captain Cirdan che regola Villabate, due che rivedremo. Una giornata di tregenda finita in notturna ma con corse bellissime.







Non facciamo in tempo a riconciliarci con la bella stagione invernale che, passato il Capodanno, arrivano di nuovo le nuvole accompagnate però dalla spettacolarità degli ostacoli.





Il premio Enrico Camici e la Ribot Cup caratterizzano la giornata principale di Febbraio. Tra i velocisti prevale Apache Kid montato da Antonio Domenico Migheli mentre il campionato per giovani fruste vede il successo di Sebastian Woods che vince la seconda prova con un bellissimo varco interno e si piazza secondo nella prova finale. Molte attenzioni raccoglie la giovane fantina francese Michel Mikaelle che ha iniziato l'anno alla grande in Francia; vince la prima prova della Ribot Cup mentre nella terza, quando aveva ancora chances di vittoria finale, subisce una strizzata dai colleghi maschi a traguardo ancora lontano ma sufficiente a stroncarne le ambizioni.

Per quanto riguarda le poules di inizio Marzo è qui documentato il Premio Andreina con la sgabbiata (ripresa dalla tribuna) e il successo in pista di Brutal Force (M.Sanna) che batte La Base (Sulas), posizioni poi invertite dai giudici (La Base vincerà il Torricola ai primi di Aprile n.d.r.).





L'ultimo capitolo è tutto Pisa Day. Finalmente il sole pieno, tanta gente come ai bei tempi e uno spettacolare programma di corse.

E' anche Hat Day, Botti Day, Demuro Day. Alduino e Christian iniziano con Presley che riporta il Regione Toscana al rientro con un perentorio percorso di testa e trionfano con Wait Forever che si aggiudica un Pisa a tinte gialle. Qui è documentata la dirittura e il momento chiave nel quale Villabate, vincitore del Rook, a corto di energie si appoggia vistosamente sull'avversario ma è come se sbattesse contro un muro. Wait Forever, alla terza corsa in carriera e al rientro, non si scompone e continua facile fin sul palo rendendo pro-forma anche l'intervento d'autorità dei commissari. Terzo a distanza è Captain Cirdan, vincitore del Criterium, che non è progredito al pari degli altri con il passaggio d'età ed ha anche invertito la linea con Villabate.





Termino con una nota di cronaca che rappresenta anche un auspicio per l'annata. Nell'ultima corsa dell'ultima Domenica, il Premio San Rossore HP, City of Stars finalmente si sblocca dopo una serie di secondi posti e vince di un niente su Law Power, testa su testa giù, corto muso ma anche meno. Bene, la scorsa Domenica 8 Aprile Law Power ha stravinto il Circo Massimo a Roma in modo così perentorio, con uno scatto a dir poco imperioso, da far veramente aprire il cuore e guardare al futuro con fiducia: la forma pisana c'è, Pisa c'è.

A presto, un abbraccio dal vostro

Stefano Mazzanti